Bite, nella mostra di Sante Muro l'arte pop si fa ironica

Bite, nella mostra di Sante Muro l'arte pop si fa ironica

IL MATTINO

Bite, nella mostra di Sante Muro l’arte pop si fa ironica

In mostra a Napoli sino al 30 dicembre
di Nunzia Marciano
 

Lunedì 2 Dicembre 2024, 16:26

 
L’arte pop iconica, anzi “ironica” nelle connessioni delle opere di Sante Muro, con la sua mostra Bite, a Napoli alla Galleria Spazio57, fino al 30 dicembre 2024. Un modo diverso, sicuramente fuori dagli schemi, di interpretare e far rivivere le grandi tele in una sorta di omaggio all’ironia caustica dell’artista che “morde”, Bite in ambiente anglofono, l’arte e la sua storia con un piglio dissacrante, ma mai banale, in grado di riprodurre un contatto tra il pubblico e la storia dell’arte stessa.

Suona, pertanto, familiare trovare nelle opere di Sante Muro un Van Gogh di spalle, pronto a uscire di scena, mentre altrove compare una scimmia ritratta come la divinità della Creazione di Adamo o una leggenda del calcio, Maradona, che ci ricorda la città partenopea, la sua storia e i suoi protagonisti dell’ironia pure presenti, i grandi Totò e Troisi, indimenticabili cantori del sorriso, ma con quella punta di malinconia che muove e guida un fare scherzoso, ma mai superficiale.

L’evento, reso possibile grazie all’incontro tra Aldo Caner, fondatore nel 1984 della Galleria d’Arte Petit Prince e Fabio Maietta, ideatore e promotore della mostra, che sottolinea: «Sarà il primo di una serie nella città di Napoli con lo scopo, come il fuoco dei focolari, di diffondere una fiamma di cultura e partecipazione attiva al bello». La mostra nasce grazie alla collaborazione di Giuseppe Marrone, filosofo, critico d’arte e autore dello studio critico presente all’interno del catalogo di Sante Muro. 

«Sono davvero entusiasta di ospitare un artista d’eccezione come Sante Muro all’interno di un progetto di collaborazioni che la galleria sta portando avanti, dalla già consolidata con Federica Guida, gestore della Chiesa di Santa Maria di Portosalvo, a quest’ultima con il referente delle Galleria Petit Prince e curatore della mostra Fabio Maietta, con il quale spero sia l’inizio di un nuovo percorso». Così Melania Fusaro curatore della Galleria spazio 57 via Chiatamone 57.

 

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